
Sabato 18 ottobre, insieme a mia madre, sono andato al teatro di ventimiglia a vedere Wall-E. Il lungometraggio Pixar, sancisce uno svolta epocale nei film d’ animazione 3 D.
Al centro della storia c’ è Wall-E, un robot programmato a pulire e ricompattare i rifiuti di una città, oramai simile ad una abnorme discarica, che insieme alla terra è abbandonata dagli umani da 700 anni. Wall-E é l’ unico robot sopravissuto all’abbandono e per questo è speciale, in realtà non è solo, ma ha uno scarafaggio come amico e tante pubblicità interattive che lo fanno sentire un po’ umano. Proprio per il suo particolare culto della razza umana, Wall-E colleziona oggetti, per noi quotidiani, ma che per lui acquisiscono un fascino quasi mistico e osserva al dettaglio filmati dei vecchi musical anni '60, dove la felicità e l’amore ne sono protagonisti. Un giorno però la solita routine del robottino viene sconvolta da Eve, un avanzato automa venuto dallo spazio. Wall-E s’ innamora di Eve che però sembra avere un'unica idea fissa: Cercare sulla superficie terrestre materia vegetale. Da questo momento si sviluppa una storia appassionante, che porterà i due fino allo spazio, sulla nave che accoglie umani quasi involuti, serviti da robot che programmano e comandano la loro vita.
La prima parte del film si caratterizza da colori più tenui, con una visione profonda su Wall-E, tipico dei film d’autore e dei grandi visionari della fantascienza. La seconda parte, nella nave spaziale, incalza ritmi veloci, senza però tralasciare la storia, particolari che fanno riflettere e situazioni realmente profetiche. Per tutto il lungometraggio i suoni sostituiscono praticamente le parole, l’emozioni e i pensieri dei protagonisti, mentre la colonna sonora varia ed è fuori da ogni contesto fantascientifico, meno il famoso motivo di “2001 : Odissea nello spazio” usato come risurrezione dell’oziosa umanità. Nel film ci sono moltissime citazioni, non solo Kubrick, ma "Guerre Stellari" e addirittura "Metropolis", inoltre Eve è praticamente un incrocio tra un iPod e un orologio analogico; Wall-E è chiaramente identico a Numero 5, il robot protagonista di “Corto circuito” famoso film anni '80 , inoltre, sono sicuro di aver sentito in una parte del film, il suono del mio iMac G3 quando si riavvia. Tra citazioni, visioni intimiste e grandi ideali Wall-E entra a far parte della storia come primo film d’animazione d’essai.
Lo Yaro
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